La Legge di Bilancio 2022 non prevede riforme per il gioco d'azzardo italiano

La Legge di Bilancio per il 2022 è stata approvata senza che il Parlamento abbia adottato alcun emendamento per il settore del gioco d'azzardo. Il risultato è che non ci saranno progressi legislativi per il settore del gioco d'azzardo in Italia, che necessita di risoluzioni definitive sulle concessioni per le sale scommesse, le macchine da gioco e il gioco online. Senza emendamenti alla Legge di Bilancio, il 2022 si prospetta un altro anno di conflitto tra gli operatori e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), in quanto gli operatori storici cercheranno di certificare le loro licenze contro il desiderio dell'ADM di dimezzare le dimensioni del settore del gioco d'azzardo italiano.

Dopo mesi di incertezza normativa, lo scorso novembre il tribunale amministrativo di Roma Lazio si è pronunciato a favore dei concessionari italiani, consentendo a 30 operatori di gioco d'azzardo online di estendere le loro concessioni esistenti fino a dicembre 2022. Nonostante l'esito positivo del TAR, il sollievo sarà di breve durata, poiché il Senato, incaricato di redigere la Legge di Bilancio del governo, non ha presentato alcun emendamento al settore.

La speranza di emendamenti settoriali si era accesa dopo la nomina di Federico Freni a nuovo sottosegretario al Tesoro. Assumendo il nuovo ruolo di consulente politico senior, Freni aveva scelto di sostenere il mandato del suo predecessore Claudio Durigon di fare pressioni su MPS per sostenere le necessarie riforme del settore del gioco d'azzardo.

Nonostante la battuta d'arresto della Legge di Bilancio, Freni ha dichiarato che le rassicurazioni del settore sulle concessioni delle licenze potrebbero ancora essere assicurate attraverso un "disegno di legge delega" separato che potrebbe essere adottato con il mandato specifico di "riorganizzare il gioco d'azzardo". Se il disegno di legge delega dovesse ottenere il sostegno del Parlamento, il governo potrebbe approvarne l'approvazione già nel gennaio 2022.

Di vitale importanza, l'intervento normativo è fondamentale all'approssimarsi del 2022, poiché alla fine di marzo scadono 11 concessionari di macchine da gioco per slot e VLT. A questa scadenza seguirà quella delle concessioni per i punti vendita di scommesse, prevista a partire dalla fine di giugno 2022, quando il governo terminerà le tutele di Cura Italia per gli esercizi commerciali.

Freni ha avvertito gli operatori che il disegno di legge delega non può essere considerato una risoluzione definitiva perché "senza una normativa stabile e omogenea - concordata con il Parlamento - qualsiasi gara sarebbe prematura". "Dobbiamo predisporre il piano al momento giusto. Cercherò un confronto con tutte le categorie del gioco, di sicuro non prenderemo alcuna decisione senza una consultazione aperta". Prima che il disegno di legge delega arrivi in Parlamento".

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